20 marzo 2008

KARAOKE E CAPELLI BIANCHI

Sabato ho passato un momento particolarmente tragico quando, asciugandomi i capelli dopo la doccia, nell’estremo tentativo di non somigliare ad un cavolfiore, ho avvistato, lucidi e malevoli nel loro definitivo contrasto cromatico, capelli bianchi svolazzare orgogliosamente appesi alle mie tempie. Non uno. Non due. Un numero imprecisato. Una minoranza destinata a crescere, a mescolarsi e contagiare tutto intorno. Allora provo a tagliarli alla base senza strapparli, a nasconderli dietro, a limitarne la crescita nulla potendo con la quantità. Tempo sprecato. Più avanti nella serata ho cercato, aiutato da Marco, alleato nei mezzi senza una comune iniziale strategia, di deviare l’esito di una serata karaoke da Roberta dalla china rovinosa di un avinazzamento triste che produce compiaciuti spiaggiamenti di malinconiche canzoni, in un insolita tragedia di me che interpreto celine dion, falsetto stonato accompagnato da Chiara e Roberta. Desistere! Desistere! Desistere! Ho strappato un sorriso a Giulia e nulla più. I’VE GOT TO FOLLOW ANOTHER DIRECTION, ACCELERATE! I’M INCOMPLETE, ACCELERATE!

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