15 febbraio 2008

SOUR SONG

Può la scrittura rappresentare accadimenti e sentimenti di persone che non si conoscono tra loro e vivono luoghi e situazioni diverse, senza un punto di contatto tra loro se non l’occhio trasversale di chi scrive? E può farlo mantenendosi coerente, cioè evitando sconnessioni e salti logici? E’ possibile parlare a tutti, comunicare senza imporre un punto di vista privilegiato? Molte cose da dire in questa lunga giornata. E le cose mie sono spesso irrilevanti. Da qualche parte una famiglia si occupa del più piccolo, che ha solo “tre tubicini e tanta voglia di ricominciare”. Da qualche parte una famiglia ricorda lo zampettìo insolente di una bassottina. Se adoro gli animali, se stravedo per i cani lo devo a Melissa, a Caterina, a Graziella. Questo pensiero, se mai passerete di qui, è per voi. Prometto di parlarne ancora. Da qualche parte una donna troppo intelligente e sveglia cerca la sua connessione senza fili, cerca di togliersi dagli impicci dell’università facendosi il minor danno possibile. Questo pensiero è per te. Da qualche parte un tonno è morto per farsi tagliare in striscioline sottili da mangiare crude. Grazie signor Tonno. Stasera non sono uscito, mi sono preparato da bere e andrò a dormire ad un’ora decente. Spero. E questo è per me.

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