24 aprile 2008

FIND THE MURDER

Che sollievo un incontro inatteso con persone care in un luogo che non ci ha mai visto insieme prima, in un orario in cui avremo dovuto essere altrove, in altre faccende affaccendati. Questo mi ha portato una passeggiata (di lavoro) dall’ufficio al Comune. Mi sono trovato al centro di una piccola folla di studenti, un corteo che entrava in Piazza della Stazione. Mi sono voltato e c’era Andrea, alto e riconoscibilissimo dalla barba lunga e scura che si è lasciato crescere. Era lì per presentare il video della visita ad Auschwitz organizzata dalle amministrazioni comunali di Colle e Poggibonsi e dal Liceo Volta a cui ha collaborato come operatore e montatore (?). C’era anche Francesco, ci siamo salutati e dati appuntamento per stasera: organizzeremo la nostra usuale gita nel bosco del Primo Maggio. Ho ripreso a camminare sotto il sole, mi sono tolto il giacchetto perché faceva finalmente tiepido e primaverile. Ho attraversato il sottopasso pedonale di via Vallepiatta, poi il ponte sullo Staggia fino a intravedere tra i salici le finestre del mio ufficio. Appena ho abbassato lo sguardo ho incrociato gli occhi perplessi di una ragazza ferma alla fermata dell’autobus. Caterina. Mi sono avvicinato, deviando ancora per qualche minuto dal percorso, e ho realizzato che era vestita con una pesante maglia di lana a righe bianche e blu e col cappotto. Ho iniziato a sudare nella mia leggerissima polo bianca. E lei ha iniziato a spogliarsi fino a restare in canottiera. Stava aspettando l’autobus per Milano, avrebbe proseguito per Torino, restandoci il fine settimana. Attorcigliava alle dita la sua lunga collana di palle bianche lucide e cercava di chiudere in uno straripante trolley almeno il maglione (la mia amica dice che a Torino fa freddo come in inverno, e piove...). E’ arrivato l’autobus e me ne sono tornato in ufficio. Nel tardo pomeriggio a casa ho trovato nel lavandino della cucina una busta bianca da cui usciva una zampetta bianca pelosetta e morbidissima. Attaccato alla zampa un corpo spellato e perfettamente eviscerato. Ora la mia domanda : chi ha ucciso il Coniglio? . . . so solo chi lo mangerà . . . . . . . .

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